
Fondazione Corrente invita al terzo appuntamento delle
Conversazioni di estetica
a cura di Fulvio Papi e Gabriele Scaramuzza
quest’anno intitolato Anime europee
Nell’attuale fase di confusione e regresso dell’Europa latamente intesa è bene ricercare e proporre scritti di autori che, sotto diverse latitudini, in tempi diversi e con stili propri, hanno ribadito con la forza della parola scritta i valori umanistici e solidaristici della miglior cultura europea. Si confronteranno riflessioni filosofiche quale quella di Jacques Derrida, storico-culturali come il Manifesto di Ventotene, letterarie come quelle di Italo Calvino, Romain Gary, Imre Kertész.
mercoledì 20 marzo 2019, ore 17.30
Roberto Diodato
Postille a “L’Europa in capo al mondo” di Jacques Derrida
In L’Europa in capo al mondo la pratica decostruttiva interroga il nostro rapporto con quella memoria e quel luogo che chiamiamo Europa, con la sua paradossale doppia matrice (greca ed ebraico-cristiana insieme), allo scopo di coglierne la potenzialità di avvenire che serba in se stessa: “Qualcosa di unico è in corso in Europa, in ciò che ancora si chiama Europa, anche se non si sa più bene che cosa si chiami in questo modo. Di fatto a quale concetto, a quale individuo reale, a quale entità determinata si può, al giorno d’oggi, conferire questo nome? Chi ne traccerà le frontiere? […]. Il suo nome maschera forse qualcosa che non ha ancora un volto? E noi ci chiediamo nella speranza, con timore e tremore, a che somiglierà quel volto”.
Roberto Diodato insegna Estetica all’Università Cattolica di Milano. Si è occupato del rapporto tra estetica e ontologia nell’età moderna (Bruno, Spinoza, Leibniz) e contemporanea (neoscolastica, fenomenologia, decostruzionismo). Da qualche anno svolge ricerche sul concetto di virtuale.