Cari amici di Linea d’ombra,
dopo due mesi e ventuno puntate già passate, ho deciso di scrivervi di persona. Stasera 4 maggio, sempre live alle ore 21 sulla pagina Facebook e sul sito di Linea d’ombra, avrà luogo l’ultima puntata di un lungo viaggio. Il viaggio nella vita, attraverso la lettura e il commento delle sue lettere, di Vincent van Gogh. Un viaggio che ha appassionato tantissime persone, con un milione e mezzo di visualizzazioni delle diverse puntate. Fatte parlando solo d’arte, letteratura e poesia, non d’altro. In un periodo tanto difficile per tutti. Se me lo permettete, sono contento di avere nel mio piccolo contribuito a rendere questi nostri due mesi, nei quali siamo stati obbligati a restare in casa, vicini alla poesia della natura e della terra. Quella natura che un pittore, e un uomo, straordinario come Van Gogh ha offerto in dipinti sublimi all’arte di tutti i tempi. Andando bene al di là di un tempo, il suo, che non aveva saputo accoglierlo.
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Adesso, giunti all’ottava settimana del percorso, viene il momento di chiuderlo. Nella puntata di venerdì 1 maggio il mio racconto si è arrestato al 6 luglio 1890, dunque solo tre settimane prima della decisione di Vincent di porre fine alla sua vita. E queste tre settimane, nella loro struggente tensione, come una specie di salita al Calvario che ugualmente prevede la resurrezione, saranno il cuore dell’ultima puntata, quella di stasera, live alle ore 21. Sono settimane di lavoro molto intenso, soprattutto negli ondulati campi di grano a Auvers. Pochissime le lettere. Vincent scriverà una volta a Theo e Jo insieme, una volta alla madre e alla sorella insieme, una volta a Theo, in aggiunta a una lettera strappata, indirizzata a Theo e Jo. Oltre al frammento di lettera a Theo che gli venne trovata nella tasca della giacca quando si sparò nei campi di grano, la domenica sera 27 luglio 1890. E due volte, in quelle settimane, Vincent riceverà una lettera da Theo, da Parigi.
Non serve che vi dica come sarà una puntata ricca non di tristezza, ma di commozione continua. Saremo con Vincent nei campi di grano sorvolati dai corvi o da luci incantate di temporali. Saremo dentro quel vortice che lo ha sempre fatto appartenere al respiro glorioso della natura. Anche nel profumo di fiori del giardino di Daubigny. E ascolteremo come sempre le sue parole, benedette. Lo accompagneremo fino alla fine della sua vita, quasi tenendolo per mano e seguendone il cammino. Leggerò alcuni frammenti di un monologo che avevo scritto dieci anni fa, Case a Auvers, dedicato proprio agli ultimi giorni di Van Gogh. Alle sue ultime ore. Poi avremo la lettura, interpretata da un attore, della lettera di Émile Bernard ad Albert Aurier, sul funerale di Van Gogh, in una giornata di caldo torrido. Insomma, una puntata ricchissima.
Una puntata che vivrà anche di ospiti e di un annuncio a sorpresa, che spero possa ricevere il vostro pieno gradimento. Almeno un ospite lo devo già annunciare, perché tornerà in diretta con me, con tre suoi brani in diversi momenti della serata. È il compositore e pianista Remo Anzovino. La sua musica ha già suscitato il vostro entusiasmo, soprattutto nel recital che vi abbiamo proposto lo scorso 13 aprile. Remo suonerà tre brani dalla colonna sonora del docufilm del 2018, Van Gogh. Tra il grano e il cielo, che aveva visto la nostra collaborazione per la prima volta al cinema. Poi, come detto, ci sarà dell’altro, ma vi lascio con il gusto della sorpresa.
Vi aspetto dunque stasera 4 maggio, live alle ore 21 sulla pagina Facebook e sul sito di Linea d’ombra. Una puntata da non perdere, spero mi darete ragione. Saluteremo Van Gogh dopo due mesi di strada percorsa insieme. Come una moltitudine. Fino a un nuovo incontro.
Marco Goldin