La Kammersymphonie rappresentò alla sua “scandalosa” prima esecuzione, in quel freddo inverno viennese del 1907, un momento fondamentale per la storia della musica moderna, dove Arnold Schönberg cercò di chiudere i conti con il passato e aprirsi verso il nuovo: il misterioso mondo dell’atonalità (o meglio della “pan-tonalità”) dalle infinite possibilità musicali.
Già dal suo organico cameristico (soli 15 strumenti!), l’opera segna una nuova fase compositiva e “l’apice del primo periodo” come confessò lo stesso compositore.
Lasciati guidare dal M° Pietro Borgonovo alla scoperta dell’affascinante mondo musicale di Schönberg!
“Iniziai a suonare con laVerdi nel settembre del ’94; avevo fatto l’audizione con il grande Maestro Delman, e per me quella fu veramente un’emozione forte… perché erano i primi mesi che ero in Italia e in quel periodo non avevo ancora i documenti.
Quindi ho fatto questa suonata, mi andò bene e l’orchestra mi offrì una borsa di studio. Fu per me un grande successo. Per me laVerdi è come una seconda famiglia”.
Engjellushe Bace
Violino di fila dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi